Immagine realizzata per illustrare la copertina della nuova pubblicazione edita da Fernandel Editore “Delle donne non facesti menzione” di Michela Tilli.
Di seguito la sinossi:
Erica è una donna di quarant’anni che decide di lasciare il marito e i figli per ricominciare daccapo. Per due settimane ha creduto di avere poca vita davanti a sé a causa di una diagnosi sbagliata. Poi le hanno restituito un futuro, ma lo sguardo ingenuo di un tempo è perduto. Per i figli e per tenere in piedi la famiglia ha sacrificato ogni sua aspirazione, mentre il marito la tradiva. Adesso si è come risvegliata e non riesce più a fingere: l’ipocrisia sulla quale si fondava la sua esistenza è finita.
Bisogna ripartire da zero, ridando linfa ai desideri messi da parte dopo la nascita di due figli, e ricostruendo i rapporti all’insegna dell’autenticità. Ora nei suoi pensieri e nelle sue giornate si affacciano uomini, amiche, colleghi, e un padre da cui si era allontanata e con il quale potrà riscoprire la tenerezza e la memoria della madre che non c’è più. Anche la sua città, Genova, la sorprende a ogni passo, mentre vaga ebbra della nuova libertà di cui dispone.
Ma lasciare la casa dove dormono i propri figli è un atto lacerante per un genitore. Su una madre, poi, pesano secoli di pregiudizi. «Se questa donna fosse un uomo sarebbe solo un uomo che se ne va, un caso dell’universale», scrive Michela Tilli. «Ma quest’individuo è una donna, e quindi pensate di sapere molto di lei: l’universale si è già ristretto. E non solo è una donna: è una madre. Una madre che se ne va: serve altro per emettere un giudizio di condanna?»
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